Finalmente
non piove, cielo coperto ma non piove ed è salita la temperatura. Sono
tentato di togliermi la camicia e restare in maglia intima. Il paesaggio
è piatto con una lunga uscita da Alençon con zone industriali per
parecchi chilometri. In effetti la lunga piana è interrotta da un po’ di
verde che porta alla zona industriale di Mamers. Una bella sorpresa è
stata il centro del paese. Mamers ha avuto la sua importanza sia nella
rivoluzione francese e sia nella prima e seconda guerra mondiale.
Con
i vestiti asciutti posso dormire da pellegrino; infatti stasera mi devo
presentare nella canonica dell'antica chiesa di Notre Dame. Padre Mamel
mi farà dormire da qualche parte. Non so dove perché devo ritornare
alle 21:30 e sono solo le 16:00. Mi butterò a riposare intanto dove
trovo. Ecco, nella piazza centrale (Place Carnot) c'è un bella struttura
antica di mercato coperto con tre panchine in legno. Mi stendo sulla
laterale.
La temperatura è buona, stringo il borsello che non si sa mai.
Mi assopisco e mi sveglio di soprassalto perché al mio fianco c'è un
povero disgraziato ubriaco che mi sta raccontando animatamente qualcosa
sotto lo sguardo fra il pietoso, lo schifato e l'irritato di alcuni
avventori di un bar con tavolini all'aperto. Bene, questa mi mancava,
passare per alcolista! Mi alzo con calma e dignità e mi avvio verso... a
prescindere.
Non so quali sono stati i commenti ma voglio evitare che
si venga a sapere in Europa che un pellegrino italiano si è sbronzato a
Mamers. Cammino per la cittadina, leggo targhe e ammiro portali. Sono
davanti al teatro comunale. Il portone di ingresso è aperto e
all'interno c'è una grande banchettata che mi fa ricordare quella del 18
scorso con la fatina travestita da vecchina che mi ha dato la fettona
di gattò. Faccio per entrare ma questa volta appare l'orco nei panni di
un cinquantenne energumeno che con modi sbrigativi mi mette alla porta.
Che qualcuno mi abbia visto sulla panchina? Vabbè non è cosa. Me ne
torno davanti alla chiesa di Notre Dame. Qui al massimo mi allungheranno
qualche monetina! Arrivano fra dormiveglia e pensieri senza senso le
21:30. Di padre Mamel nemmeno l'ombra.
Alle 22:00 si apre la porta della
canonica ed esce un quarantenne di colore che mi chiede cosa faccio lì.
Mi sa che la giornata non è finita, penso. Gli spiego dell'incontro con
padre Mamel. Mi dice di attendere. Scoraggiato, spero che l'ubriaco del
pomeriggio non mi abbia preso il posto. Esce di nuovo e mi dice di
seguirlo. Attraverso il giardino ci dirigiamo verso una vecchia ma
dignitosa costruzione a due piani. Riprendo a sperare.
Entriamo in una
grande sala/deposito improvvisato e il mio nuovo anfitrione mi va vedere
un vecchio divano a tre posti di epoca inqualificabile con due coperte
sul tavolo di fianco. Apre una porta e mi mostra un "cesso" poi ne apre
un'altra dicendo "douche" ma si corregge, un altro cesso. Di fianco c'è
la cucina! Mi augura la buona notte stringendomi la mano e va via. Non
ho notato alcun sogghigno sul suo viso ma mi pare di stare in un vecchio
film dell'orrore in cui si apre la porticina segreta e…
Penso:
sono in una vecchia casa, la porta non è chiusa a chiave, che devo
fare? Bene, organizziamoci. Ho il sacco a pelo, ho la mia federa che
riempirò coi vestiti per abbozzare un cuscino, metto una sedia in
contrasto con la porta (così l'ubriaco non entra) e mi laverò a pezzi in
cucina. Tutto sommato meglio le patate dell'epatite (voglio proprio vedere come Tania e Antonello traducono questa frase in inglese!).
Cerco di dormire e forse ci riesco, ma alle tre vengo svegliato da un
temporale tremendo. Meno male che non l'ho beccato durante la tappa. Ma
piano piano devo essermi riaddormentato perché non ricordo altro per la
nottata. Meglio così.
Sassolini di oggi martedì 19 giugno 2012 sono stati:
- Carmela Accadia
- Pino Ascoli+
- Emilia
- Lino
- Lina
ENGLISH VERSION
It
isn’t raining finally, the sky is lowering but it isn’t raining and the
temperature has raised. I’m tempted to get away the shirt and to stay
in undershirt. The landscape is flat with a long exit from Alençon with
industrial zones for a lot of kilometers. The long plain is interrupted
by some vegetation that leads to the industrial zone of Mamers. The city
center was a beautiful surprise. Mamers has had important both in the
French revolution and in the first and second world war.
With
dry clothes I can sleep like a pilgrim; in fact tonight I must
introduce myself in the parsonage of the ancient church of Notre Dame.
Father Mamel will make me sleep somewhere. I don't know where because I
must return at 9:30 p.m. and now is 4:00 p.m. yet.
Meanwhile I’m
resting somewhere at random. Here it is, in the central plaza (Place
Carnot) there is a beautiful ancient structure of covered market with
three wooden benches. I reach out on the side one. The temperature is
good, I tighten my shoulder bag, just in case. I fall asleep and then
suddenly I wake up because to my side there is a drunk unfortunate poor
man who is telling me something vividly under the half-compassionate,
half-disgusted and half- irritated eyes of some customers of a cafe with
seating outside.
Well, that’s all we need it, to seem an alcoholic!
I get up with calm and dignity and I go away in direction of... bah, I
don’t care. I don't know which the comments have been but I want to
avoid that it is known in Europe that an Italian pilgrim got drunk in
Mamers.
I walk in the town, I read plaques and I admire portals. Now I’m in front of the town theater. The foyer is open and inside there is a great banquet that remembers me that one of 18th june with the fairy woman in disguise like an old woman that gave me the big peace of “gateau”. I try to go in but this time the ogre appears into the shoes of a wild fifty-year-old person and with rough manners he shows me the door.
I walk in the town, I read plaques and I admire portals. Now I’m in front of the town theater. The foyer is open and inside there is a great banquet that remembers me that one of 18th june with the fairy woman in disguise like an old woman that gave me the big peace of “gateau”. I try to go in but this time the ogre appears into the shoes of a wild fifty-year-old person and with rough manners he shows me the door.
I ask to myself if somebody notice me on the bench before. Who
cares, it’s not important. I return in front of Notre Dame. At the most
they will give me some money here! Finally it’s 9:30 p.m but there’s no
trace of Father Mamel. At 10:00 p.m. a black forty-year-old person
opens the door of the parsonage and comes out asking me what I’m doing
here. I think that this day is not over yet.
I explain him about the
meeting with father Mamel. He says me to wait. I’m discouraged and I
hope that the drunk homless of the afternoon didn’t take my place in the
square. The black man goes out again and says me to follow him. We go,
through the garden, in direction of an old but dignified construction
with two floors. I start to hope. We enter in a great room / deposit and
my new friend shows me an old triple couch surely belonging to a
disgraceful epoch with two blankets on a table near it.
He opens a
door and shows me a "latrine", then he opens another one and he says
"douche" but then he rectify, it’s another latrine. On the other side
there is the kitchen! He wishes me a good night shaking my hand and goes
away. I didn’t notice any sneer on his face but it seems to me to be in
an old horror film in which a secret little door opens and then…
I think now:
we are in an old home, the door isn’t locked, what should I do? Well,
let's organize. I have the sleeping bag, I have my pillowcase that I
will fill with the clothes to create a pillow, I put a chair in contrast
with the door (in this way the homeless should not enter) and I will
wash myself in the kitchen.
After all potatoes are better than
“he…patitis” (I really want to see how do Tania and Antonello translate
this sentence in English!). I try to sleep and perhaps I succeed now,
but at three o'clock a.m. I am waken up by an awful storm. Good thing
that I didn’t find it during the stage. But little by little I must have
fallen asleep again because I don't remember anything else of the
night. It’s better this way.
Today pebbles (Tuesday June 19th 2012):
- Carmela Accadia
- Pino Ascoli+
- Emilia
- Lino
- Lina
Nessun commento:
Posta un commento