NOTA: il presente articolo accorpa le tappe percorse da Michele sabato 23 e domenica 24 giugno 2012. Buona lettura.
È
inutile che parlo della tappa del 23, un semplice spostamento con campi
di grano e mais, zone commerciali e industriali e cavalcavia a non
finire.
Parliamo
di Orléans. L’impatto non è stato piacevole. Fino ad ora avevo fatto un
bagno di paesini con piacevoli centri antichi e bei monumenti con il
castello stupendo di Châteaudun. Entrare in una città con palazzoni a
vari piani e strade trafficatissime è stato quasi come uscire da
un’epoca passata per entrare nell’oggi. Mi ero aspettato una città
antichissima e invece… Può darsi che sbaglio visto che ho girato
soltanto per tre ore, ma, tramite l’ufficio per il turismo, ho fatto il
circuito più succoso. La cattedrale è bellissima da qualsiasi parte la
si guardi. L’interno, poi, toglie il fiato. Tutto parla di Santa
Giovanna d’Arc (non capisco perché noi la chiamiamo “D'arco” visto che
il suo cognome è “d'Arc”). Il grande arazzo che riempie tutto l’abside è
una sua immagine.
La piazza centrale si chiama “Place d’Arc”. Nella
piazza di fianco, incastonata fra palazzi modernissimi, c'è il
rifacimento della sua casa natale.
Poco
distante scorre la Loira. Attendevo questo momento! È un fiume pieno di
storia e di battaglie svoltesi sia nel medioevo con l’occupazione
inglese e sia nel sanguinoso secolo che abbiamo da poco lasciato. Scorre
dolcemente con delle rive basse, perlomeno in città. Ho faticato a
trovate un hotel dal prezzo accettabile per le mie finanze. Non avendo
trovato granché, ho deciso di non fare riposo domani ma proseguire e
rilassarmi casomai martedì.
Avrete
sicuramente capito, leggendo fra le righe, che sono deluso; in effetti
avevo riposto in questa sosta molte aspettative. Nella preparazione del
progetto mi sono riletto la storia della Pulzella di Orleans la cui
figura, controversa sotto l’aspetto religioso, l'ha vista passare
giudizi, condanne, valutazioni e rivalutazioni fino a giungere alla sua
santificazione nei primi del 1900. Questa fanciulla, arsa viva
(normalmente i condannati al rogo morivano pietosamente per le
inalazioni del fumo della prima accensione del fuoco mentre per lei si
volle intenzionalmente e simbolicamente bruciarne le carni) ha raggiunto
la sua grandezza in soli 19 anni e ha sempre acceso gli animi e le
fantasie degli adolescenti di tutti i tempi, anche i miei qualche anno
fa. Mi aspettavo, pertanto, di trovare una città che avesse un’atmosfera
particolare. Purtroppo non è stato così. Ma non ci pensiamo più di
tanto. Domani comincia il mio cammino ondeggiante fra le anse della
Loira.
Buonanotte. Mangio qualcosa e spero di fare sogni medievali.
ENGLISH VERSION
NOTE: This article joins the stages crossed by Michele in Saturday 23rd and Sunday 24th June 2012. Good reading.
It
is useless to speak about the stage of the 23rd, a simple movement
trough cornfields, shopping precinct, industrial zones and overpasses as
far as the eye can see.
Let’s
talk about Orléans. The impact has not been pleasant. Until now I saw
villages with pleasant ancient centers and beautiful monuments with the
stupendous castle of Châteaudun. To enter in a city with big buildings
and a lot of thoroughfares has been almost like going out from an epoch
of the past for entering in this day and age. I expected an ancient city
and instead... Maybe I was wrong given that I turned only for three
hours, but, by means of the travel bureau, I made the best circuit. The
cathedral is very beautiful in each of its part. The inside is awesome
then. All speaks about Saint Joan of Arc (I don't understand because we
call her "D’Arco" considering that her surname is "D’Arc"). The great
tapestry that fills the whole apse is an image of her. The central
square is called "Place d’Arc." In the neighboring square, set among
ultramodern buildings, there is the remaking of her native house.
A
little far the Loira flows. I waited for this moment! It is a river
full of history and battles developed both in the Middle age with the
English occupation and in the bloody century that we have just left. It
flows softly with some low shores, at least in the city. I have had
difficulty to find an hotel with acceptable price for my finances. I
have found nothing so I decided not to take a rest tomorrow but to
continue and to relax maybe on Tuesday.
You
understood surely, reading among the lines, that I’m disappointed; in
fact I had a lot of expectations in this standstill. In the preparation
of the project I rereaded the history of the Maid of Orleans whose
figure, controversial under the religious aspect, has seen her pass
judgments, sentences, evaluations and revaluations up to reach her
sanctification in the first part of the 1900. This young girl, burnt
alive (the convicts to the fire normally died compassionately for the
inhalations of the smoke of the first lighting of the fire while for her
they wanted intentionally and symbolically to burn its meats) she
reached her greatness just in 19 years and she has always turned on the
minds and the imaginations of the teen-agers of every time, also of mine
some years ago. I expected, therefore, to find a city that had a
particular atmosphere. Unfortunately this is not the case. But we don't
care. Tomorrow my path starts among the handles of the Loira.
Good night. I eat something and I hope to make medieval dreams.
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