venerdì 8 aprile 2016

Tappe 12 e 13: Châteaudun - Tournoisis - Orléans


NOTA: il presente articolo accorpa le tappe percorse da Michele sabato 23 e domenica 24 giugno 2012. Buona lettura.

È inutile che parlo della tappa del 23, un semplice spostamento con campi di grano e mais, zone commerciali e industriali e cavalcavia a non finire.

Parliamo di Orléans. L’impatto non è stato piacevole. Fino ad ora avevo fatto un bagno di paesini con piacevoli centri antichi e bei monumenti con il castello stupendo di Châteaudun. Entrare in una città con palazzoni a vari piani e strade trafficatissime è stato quasi come uscire da un’epoca passata per entrare nell’oggi. Mi ero aspettato una città antichissima e invece… Può darsi che sbaglio visto che ho girato soltanto per tre ore, ma, tramite l’ufficio per il turismo, ho fatto il circuito più succoso. La cattedrale è bellissima da qualsiasi parte la si guardi. L’interno, poi, toglie il fiato. Tutto parla di Santa Giovanna d’Arc (non capisco perché noi la chiamiamo “D'arco” visto che il suo cognome è “d'Arc”). Il grande arazzo che riempie tutto l’abside è una sua immagine. 

La piazza centrale si chiama “Place d’Arc”. Nella piazza di fianco, incastonata fra palazzi modernissimi, c'è il rifacimento della sua casa natale.

Poco distante scorre la Loira. Attendevo questo momento! È un fiume pieno di storia e di battaglie svoltesi sia nel medioevo con l’occupazione inglese e sia nel sanguinoso secolo che abbiamo da poco lasciato. Scorre dolcemente con delle rive basse, perlomeno in città. Ho faticato a trovate un hotel dal prezzo accettabile per le mie finanze. Non avendo trovato granché, ho deciso di non fare riposo domani ma proseguire e rilassarmi casomai martedì.

Avrete sicuramente capito, leggendo fra le righe, che sono deluso; in effetti avevo riposto in questa sosta molte aspettative. Nella preparazione del progetto mi sono riletto la storia della Pulzella di Orleans la cui figura, controversa sotto l’aspetto religioso, l'ha vista passare giudizi, condanne, valutazioni e rivalutazioni fino a giungere alla sua santificazione nei primi del 1900. Questa fanciulla, arsa viva (normalmente i condannati al rogo morivano pietosamente per le inalazioni del fumo della prima accensione del fuoco mentre per lei si volle intenzionalmente e simbolicamente bruciarne le carni) ha raggiunto la sua grandezza in soli 19 anni e ha sempre acceso gli animi e le fantasie degli adolescenti di tutti i tempi, anche i miei qualche anno fa. Mi aspettavo, pertanto, di trovare una città che avesse un’atmosfera particolare. Purtroppo non è stato così. Ma non ci pensiamo più di tanto. Domani comincia il mio cammino ondeggiante fra le anse della Loira.
Buonanotte. Mangio qualcosa e spero di fare sogni medievali.





 ENGLISH VERSION

NOTE: This article joins the stages crossed by Michele in Saturday 23rd and Sunday 24th June 2012. Good reading.

It is useless to speak about the stage of the 23rd, a simple movement trough cornfields, shopping precinct, industrial zones and overpasses as far as the eye can see.

Let’s talk about Orléans. The impact has not been pleasant. Until now I saw villages with pleasant ancient centers and beautiful monuments with the stupendous castle of Châteaudun. To enter in a city with big buildings and a lot of thoroughfares has been almost like going out from an epoch of the past for entering in this day and age. I expected an ancient city and instead... Maybe I was wrong given that I turned only for three hours, but, by means of the travel bureau, I made the best circuit. The cathedral is very beautiful in each of its part. The inside is awesome then. All speaks about Saint Joan of Arc (I don't understand because we call her "D’Arco" considering that her surname is "D’Arc"). The great tapestry that fills the whole apse is an image of her. The central square is called "Place d’Arc." In the neighboring square, set among ultramodern buildings, there is the remaking of her native house.

A little far the Loira flows. I waited for this moment! It is a river full of history and battles developed both in the Middle age with the English occupation and in the bloody century that we have just left. It flows softly with some low shores, at least in the city. I have had difficulty to find an hotel with acceptable price for my finances. I have found nothing so I decided not to take a rest tomorrow but to continue and to relax maybe on Tuesday.

You understood surely, reading among the lines, that I’m disappointed; in fact I had a lot of expectations in this standstill. In the preparation of the project I rereaded the history of the Maid of Orleans whose figure, controversial under the religious aspect, has seen her pass judgments, sentences, evaluations and revaluations up to reach her sanctification in the first part of the 1900. This young girl, burnt alive (the convicts to the fire normally died compassionately for the inhalations of the smoke of the first lighting of the fire while for her they wanted intentionally and symbolically to burn its meats) she reached her greatness just in 19 years and she has always turned on the minds and the imaginations of the teen-agers of every time, also of mine some years ago. I expected, therefore, to find a city that had a particular atmosphere. Unfortunately this is not the case. But we don't care. Tomorrow my path starts among the handles of the Loira.

Good night. I eat something and I hope to make medieval dreams.

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