
Prendo il bus per Mont Saint Michel.
A circa 1 km dall'abazia, in una curva, la intravedo. Sono emozionato! Arrivato. é stupenda. Entro dalla prima porta e seguo la stradina in salita con tanti negozietti e ristoranti
ben arredati.
ben arredati.
Finiscono e le scale ne prendono il posto. Tanti turisti 
molti dei quali si fermano per prendere fiato ed evitare l'infarto. 
Avanzo come un treno. Entro nella chiesa e resto incantato. Niente 
ammenicoli alle pareti. 
Solo pietra davanti all'altare una dozzina 
di figure inginocchiate con le gambe sotto il corpo. Metà monaci e metà 
monache (dell'ordine di Gerusalemme) sembrano statue. Inizia 
inaspettatamente per me (Renzo mi aveva detto che non c'erano più 
religiosi) la messa.
L'altare si anima con dei canti polifonici toccanti. La messa è cantata.
 Il rituale è poco differente dal nostro, ma tutti i monaci insieme e a 
turno celebrano. Commovente il momento dello scambio della pace: i volti
 di pietra dei religiosi sono diventati di una gioia radiosa. Hanno dato
 la "pace di Cristo" a tutti stringendo ambedue le mani. L'emozione al 
massimo. Le lacrime finalmente sono scese e sono stato felice di 
prendere l'ostia e il vino. Mai partecipato ad un rito così 
coinvolgente.
Al
 termine ho avvicinato l'abate e gli ho chiesto la benedizione per il 
mio cammino. Mi ha risposto: che bella cosa stai per fare! Hai preso 
l'ostia ed hai avuto la benedizione da Lui. Lungo il cammino prega tu 
per noi.
Ci
 siamo abbracciati e sono andato via frastornato. Ho chiesto ad un 
monaco come si chiama l'abate e anche lui mi ha dato una risposta che mi
 ha lasciato di stucco: l'abate di Mont Saint Michel si chiama "abate di
 Mont Saint Michel" per oggi non faccio più domande.
Ho bisogno di pensare. È questa la prima motivazione che mi mancava. Domani parto completo.
 
 
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