Dopo
il riposo la tappa è sempre difficile. Ma, a parte questo, una buona
tappa di un Cammino non dovrebbe superare i 25 km. Non si possono fare
per due giorni di seguito oltre i 25. Eccezionalmente si può inserire un
30 km, ma il giorno dopo si deve recuperare. Io vedo che con il buon
allenamento che ho, oltre i 25 km arranco. Sto facendo degli sforzi
esagerati. Spero di non pagare con un crollo verticale. Vedo che questa
settimana e la prossima prevedono tappe quasi tutte di oltre 30 km. Non
lo so se ce la farò. Il caldo comincia a farsi sentire, ma soprattutto
si fa sentire l’asfalto. La “voie verte” (la via verde) che accoglie i
bikers è tutta asfaltata. Camminare sul bordo alle volte è impossibile.
Parliamo comunque della tappa di oggi. Tre i fatti importanti.
Primo – Strani atteggiamentiHo ricevuto ancora un “no” da una signora sulla cinquantina, davanti alla propria casa, a cui ho chiesto un po’ d’acqua. Mi ha detto che il ruscello che passava dal suo orticello, che stava curando, non era potabile. Il mio gesto di scoramento deve averla colpita, ma quando ha tentato di aggiungere altro, con un gesto della mano molto significativo, l’ho mandata.
Secondo – Sorpresa inaspettataNon tutti i mali vengono per nuocere, oppure doveva andare così: senza acqua col caldo afoso (il cielo è coperto) non posso andare avanti. Sono arrivato a La Roche-Vineuse e una freccia dice che a 300 metri ci sono degli esercizi commerciali. Allungo di 300 metri e mi trovo in un piccolo centro con un panificio chiuso e, di fronte a questo, un bel ristorante/bar. Chiedo una “orangina” (è la Fanta francese) e la signora al bancone mi chiede dove vado. Ripeto per l’ennesima volta: «a Monte Sant’Angelo». E lei: «Puglia? Gargano?» Mi va di traverso la bibita! Mi dice che il marito è di Apricena. «E dov’è?»Arriva Giovanni Vino. «Paisà!» Saluti calorosi. «Vuoi un'altra orangina?» «Perché no!» Parliamo dei suoi parenti, si… si trova bene in Francia. Forse si pagano troppe tasse. Non dico niente di quelle italiane perché i panni sporchi li lavo a casa. Ci salutiamo e gli prometto che metto la foto in evidenza della tappa (questo è per il magnifico Nicola che cura il blog).
Terzo – Il tunnelCredevo fosse un passaggio sotto la ferrovia o l’autostrada. No. Un tunnel di circa un chilometro che attraversa la collina. Ma la cosa che mi ha entusiasmato è che è largo 3 metri e alto 3 con tetto a botte. È completamente allo stato grezzo. Un sistema di illuminazione tipo lumini del cimitero la illumina ogni 30 m. Di conseguenza camminavo guardando il lumino successivo completamente al buio. È una sensazione particolare camminare senza sapere cosa c’è per terra. Si va avanti a fiducia. Bella esperienza!
Sono arrivato a Mâcon trovando quasi tutti gli alberghi pieni: domani si organizza l’accoglienza del passaggio di mercoledì del Tour de France. Dopo un po’ di telefonate fatte dalla gentile impiegata dell’ufficio turistico, trovo un posto in questo buon albergo dove sono. Il proprietario mi accoglie con un bell’accento italiano. La nonna è di Perugia! Esco appena fatte le faccende giornaliere per qualche foto alla città e chiedere informazioni sul percorso di domani. Pessima notizia: la voie verte se ne va verso il nord ma io sono diretto a sud sulla statale. Che notizia ragazzi! Mâcon è la più sporca città finora attraversata, qualche marciapiede sconnesso e non tutte le auto si fermano alle strisce. Mi accorgo del peggioramento! Mado’! E mo che arrivo a casa come devo fare?!?PS: se qualche volta resto dei giorni senza inviare il mio diario dipende dal fatto che non sempre trovo internet dove arrivo.
I sassolini di oggi, lunedì 9 luglio 2012, sono per:
- Emma
- Nicola
- Tonia
- Marcello
- Loris
NOTE TECNICHETappa:
- Numero: 25
- Giorno: lunedì 9 luglio 2012
- Partenza: Cluny
- Arrivo: Mâcon
- Pernottamento: Mâcon
Distanza:
- 25 km percorsi oggi
- 715 km percorsi dall'inizio del cammino
- 1697,3 km mancanti per concludere il cammino
ENGLISH VERSION
The
stage is always more difficult after a rest. But, however, a good stage
of a Path should not overcome the 25 km. You cannot do over 25 km for
two days. Exceptionally one day you can do 30 km but the day after must
be devoted to the rest. I see that, with the good training that I have
got, I struggle over the 25 km. I am making too efforts. I hope not to
pay it with a collapse. I see that in this week and in the next one
there will be stages of over 30 km. I don't know if I can take it. The
warm is strong, but above all, I suffer the asphalt. The "voie concerns"
(the green path) that welcomes the bikers is all asphalted. To walk on
the edge, sometimes, is impossible.
Let’s speak about the daily stage. The important facts are three.
First one. Strange attitudesI received a "no" from a fifty years old lady again, in front of her house; I asked her for some water. she told me that the brook that crossed her kitchen garden was not potable. My gesture of discouragement must have struck her, but when she tried to add other words, with a very meaningful gesture of the hand, I...
Second one. An Unexpected SurpriseEvery cloud has a silver lining, or maybe it was the destiny: I cannot go on without water and with the sultry weather (the sky is cloudy). I arrived in La Roche-Vineuse and an arrow indicates that there are some store at 300 meters. I go there and after 300 meters I arrive in a small square with a closed bakery and, in front of this, a beautiful restaurant / cafe. I order one "orangina" (it is the French Fanta) and the lady at the counter asks me where I’m going. I repeat for the nth time: "Monte Sant'Angelo." And she tells: "Puglia? Gargano? " my drink gag on me! She tells me that her husband is from Apricena. "And where is he?"Giovanni Vino arrives. "Paisà! warm regards; Do you want another orangina?” I answer “Why not” and then we talk about his relatives. He is well in France. Maybe there are too taxes. I say nothing about Italian taxes because the dirty laundry stays in the family. We greet and I promise that I will put the photo, that I take with him, in a prominent place of the stage (this is for the magnificent Nicola that takes care of the blog).
Third one. The tunnelI thought that it was a passage under the railroad or the highway. No. It was a tunnel of around a kilometer that crossed the hill. But the thing that excited me was that it was wide 3 meters and tall 3. It is completely rough. A system of illumination, like in the cemetery, illuminates it every 30 m. So I walked looking at the following lamp completely into the dark. It is a particular feeling to walk without knowing what there is on the ground. You go on upon trust. Beautiful experience!
I reached Mâcon finding all the hotels with no vacancy: tomorrow there will be the passage of the Tour de France. Fortunately I find a room in a good hotel after some phone call. The owner welcomes me with a beautiful Italian accent. His grandmother is from Perugia! I just go out, after the daily housework, for some photos of the city and to ask information about tomorrow's track. Bad news: the “voie verte” goes toward the north but I must go to south on the state highway. What a novelty, boys! Mâcon is the dirtiest city crossed till now, some disconnected sidewalk and not all the cars stop on the white. I notice the worsening. My God, what about when I’ll arrive at home?PS: if I send nothing for my diary for a bit, it’s because I don’t find internet where I arrive.
Today's pebbles, Monday July 9th 2012:
- Emma
- Nicola
- Tonia
- Marcello
- Loris
TECHNICAL NOTESStage:
- Number: 25
- Day: Monday July 9th 2012
- Departure: Cluny
- Arrival: Mâcon
- Overnight stay: Mâcon
Distance:
- 25 km crossed today
- 715 km crossed by the beginning of the path
- 1697,3 missing km mancanti to conclude the path
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