Arrivo in Italia
Parto alle 07:00 da Lanslebourg sapendo che devo salire. Metto i sandali per qualche chilometro e poi cambio calzatura. La
giornata appare incerta. Per 10 km si sale costantemente, senza
strappi. La strada nazionale è poco trafficata. Alle 10:30 sono in cima e
la coscia non mi ha fatto male. Ma allora si tratta di scarponi o
meglio di ammortizzazione del passo?
Domani
chiamo Vilma. Sono al lago del Moncenisio, ancora in territorio
francese. Questa terra meravigliosa è passata alla Francia nel 1945
quale indennizzo di guerra (seconda guerra mondiale). Quanti buoni
affari hanno fatto i nostri governanti nella storia! Comincio a scendere
in una strada asfaltata ampia con una serie di tornanti che sembra che
si tocchino per quanto sono stretti. Si ha l’impressione di stare sempre
allo stesso punto. Finalmente il confine! C’è ancora la sbarra e la
costruzione della dogana. Qui mi accorgo che avrei potuto fare una
scorciatoia che mi avrebbe fatto risparmiare almeno un paio di
chilometri. Comunque l’emozione di fare “un passo” e lasciare a
malincuore la Francia per essere in Italia è stata grande. La prima
parte del Cammino è effettivamente conclusa. Il tempo peggiora per la
presenza di nuvole basse e di un discreto vento freddo che mi fa gelare
gli alluci. Metto gli scarponi? Resistiamo! La strada ha più tornanti di
prima. Che noia! Finalmente arrivo al piano. Ho fatto 26 km: è ora di
riposare. Trovo uno spazio nel guardrail e mi distendo nell’erba.
Il
freddo è passato ed è subentrata l’afa. Azzanno un pezzo di pane con
uva passa, mirtilli e cioccolata che ho preso ieri sera a Lanslebourg e
mi accorgo che ho finito l’acqua. Dopo una ventina di minuti riprendo il
cammino con tanta sete. Appena due chilometri e leggo una freccia con
su scritto: “bar Cenisio”. Finalmente prenderò un caffè italiano. 15
minuti e scoppio a ridere. Bar Cenisio è il nome di un paese! Pazienza.
Ancora
qualche chilometro e incontro Elso, un ferroviere in pensione, ciclista
e camminatore di 64 anni. Lui abita sul posto ma deve scendere a
Novalesa. Andiamo insieme? Bene, però prendiamoci un bel caffè. A cento
metri c’è un bar e bevo un caffè caffè. Lo bevo chiudendo gli occhi! Ho
sempre gustato i sapori con la parte laterale-alta del palato. Io dico
che una cosa buona la si sente con le orecchie. Con quel caffè mi sono
leccato le orecchie.
Cominciamo
una discesa con una forte pendenza che termina dopo 8 km all’abbazia di
Novalesa. Ringrazio Elso con le ginocchia che fanno un rumore di
ferraglia arrugginita. Entro nell’abbazia e vengo accolto da una signora
addetta al piccolo museo. Quando sente che sono un pellegrino in marcia
per Monte Sant’Angelo mi chiede dei dati che servono per ricerche che
alcuni studenti stanno svolgendo. Poi chiama Padre Giuseppe. Si, è
possibile ospitarmi per una notte. Mi fa vedere la stanza (con bagno) e,
lasciato lo zaino, mi fa aggregare ad un trio di signore che stanno
iniziando una visita guidata. Anche se molto stanco e scricchiolante
conosco l’abbazia benedettina che risale al 700.
Ritorno da padre Giuseppe che mi da un foglietto.
05:30 – Sveglia05:45 – Ufficio delle letture06:30 – Colazione07:00 – Lodi07:30 – Santa Messa……………18:30 – Vespri19:00 – Lectio divina20:00 – Cena20:30 – Ricreazione21:00 – Compieta21:15 – Silenzio
Faccio appena in tempo per farmi una doccia, ecc.
18:30 – Vespri: nel coro della chiesa siamo in 10. Tutti gli altri sono monaci. Non sapevo cosa fossero i vespri, ne tantomeno una lectio divina. Riti coinvolgenti nell’ambiente idoneo.
La
cena si svolge come nei film ambientati nei conventi. Una voce
registrata parla in sottofondo di problemi religiosi e nessuno alza il
naso dal piatto. Tutto avviene in tempi prestabiliti e al suono della
campanella tutti in piedi a sparecchiare, lavare, asciugare ed a riporre
le stoviglie. Poi tutti nel chiostro per la ricreazione (aggiungerei
digestione) a parlare di cose futili e ridere di battute quasi
infantili. Poi ancora in chiesa e alla campanella delle 21 tutti zitti
verso le proprie camere.
Ho
partecipato a tutte le funzioni e per una serata ho fatto il
Benedettino. Un’esperienza eccezionale. Domani mattina sveglia alle
05:30. Per me è una cosa normale. Mi corico con la finestra aperta.
Piove, ma oltre al rumore soffice di una pioggia leggera c’è il silenzio
melodioso della notte!
I sassolini di oggi, venerdì 20 luglio 2012, sono per:
- Mario
- Renzo
- Antonio E.
- Carmela Accadia
- Emma
NOTE TECNICHETappa:
- Numero: 36
- Giorno: venerdì 20 luglio 2012
- Partenza: Les Champs, Laslebourg-Mont-Cenis
- Arrivo: Abbazia di Novalesa, Frazione San Pietro, 10050 Novalesa (TO)
- Pernottamento: Abbazia di Novalesa
Distanza:
- 36 km percorsi oggi
- 1064 km percorsi dall'inizio del cammino
- 1348,3 km mancanti per concludere il cammino
ENGLISH VERSION
I arrive in Italy
I depart at 07:00 a.m. from Lanslebourg and I must go up. I wear the sandals for some kilometer and then I change the shoes.
The
day is uncertain. For 10 km I constantly climb, without forcing. The
state highway is trafficked. At 10:30 a.m. I’m on the summit and the
thigh didn’t hurt me. So this means that are the shoes or is the slope?
Tomorrow
I’ll call Vilma. I’m on the lake of the Moncenisio, I’m still in
France. This wonderful country passed to France in 1945 as indemnify for
the second world war. How many good business have made our government
leaders in the history! I start to go down on an ample asphalted road
with a series of curves. I have the impression to be always in the same
point with this narrow curves. I finally see the border! There is still
the bar and the customs. Here I noticed that I would have been able to
take a shortcut for saving 2 kilometers. However the emotion to do "a
footstep" and to leave unwillingly France to be in Italy was great. The
first part of the Path is ended indeed. The weather get worse because
there are clouds and a slight cold wind; I feel cold at my feet. Do I
wear the boots? I hold on! The road has more curves than before. How
boring! Finally I arrive in the valley. I made 26 km: it is time to
rest. I find a space in the guardrail and I stretch on the grass.
The
cold live out and the sultriness arrived. I eat a piece of bread with
grape, blueberries and chocolate that I bought in Lanslebourg and I
notice that I ended the water last night. After twenty minutes I restart
to walk but I’m thirsty. After 2 kilometers I read an arrow with a
writing: "cafe Cenisio." I will take an Italian coffee finally. 15
minutes later I begin to laugh. Cafe Cenisio is the name of a Village!
Patience.
Not
many kilometers and I meet Elso, a 64 years-old retired railroader,
bicyclist and walker. He lives here but he must go to Novalesa. Do we go
together? Yes, however we take a beautiful coffee. There is a cafe at
one hundred meters and I drink a true coffee. I drink it closing my
eyes! I have always tasted the aromas with the high part of the palate. I
say that you taste a good food with the ears. I licked my ears with
that coffees.
We
start a descent that finishes to the abbey of Novalesa after 8 km. I
thank Elso. I enter into the abbey and a lady assigned to the small
museum welcomes me. When she hears that I am a pilgrim on route to Monte
Sant'Angelo she asks me some data useful to some students for their
researches. Then she calls Father Joseph. They host me for a night. She
shows me the room (with bath) and, once that I take off the knapsack,
joins me to three ladies that are beginning a guided tour. I visit the
Benedictine abbey that dates back the 700 even if I’m very tired.
I return to Father Joseph that gives men a piece of paper.
05:30. Wake up05:45. office of the readings06:30. breakfast07:00. praises07:30. Saint Mass……………18:30. Vespers19:00. Lectio divina20:00. supper20:30. recreation21:00. Compieta21:15. silence
I succeed in taking a shower, etc.
18:30.
Vespers: we are 10 in the choir of the church, all the other people are
monks. I didn't know what were the vespers or a lectio divina. They are
involving ceremony in the convenient place.
The
supper is like in the films about the convents. A recorded voice speaks
in the background about religious problems and nobody lifts the nose
from the dish. All of this happens in pre-arranged times and at the
sound of the bell all the people stand up to clear, to wash and to dry.
Then all of them goes in the internal courtward for the recreation (I
think it’s digestion) to speak about futile things and to laugh at
childhood jokes. Then they go again in the church and, at the bell of 21
p.m., all of them goes silently to their room.
I
participated in all of the services and I became a Benedictine during
an evening. It was an exceptional experience. Tomorrow I wake up at
05:30. It is a normal thing for me. I stretch in the bed with the opened
window. It rains, but in addition to the sweet noise of the rain there
is only the melodious silence of the night!
Today's pebbles, Friday July 20th 2012:
- Mario
- Renzo
- Antonio E.
- Carmela Accadia
- Emma
TECHNICAL NOTESStage:
- Number: 36
- Day: Friday July 20th 2012
- Departure: Les Champs, Laslebourg-Mont-Cenis
- Arrival: Abbey of Novalesa, Fraction St. Pietro, 10050 Novalesas (TO)
- Overnight stay: Abbey of Novalesa
Distanza:
- 36 km crossed today
- 1064 km crossed by the beginning of the path
- 1348,3 missing km to conclude the path
Nessun commento:
Posta un commento