Parto
da Belley con il poncho. È piovuto durante la notte con tuoni e
stamattina la temperatura è scesa parecchio. Credo che siamo sui 16
gradi. Immediatamente fuori Belley vedo un sentiero lungo il fiume che
segue la strada. Scendo la ripida scarpata e cammino con piacere sullo
sterrato. Smette di piovere. Via il poncho. Dopo un chilometro il fiume
devia dalla strada. Chiedo ad un gruppo di canoisti che incontro. Devo
tornare sulla strada. Una bella nazionale che spacca le montagne. Il
dislivello è poco significante. Arrivo finalmente al Rodano. Un altro
fiume che è stato presente nella storia di tutti i tempi. Immediatamente
dall’altra parte del ponte iniziala Savoia. Questoera territorio
sabaudo sotto il regno dei Savoia. Penso che fra poco entro in Italia.
Ma proprio qui, però, comincio ad avere problemi intestinali. Molto
probabilmente quando ho tolto il poncho la temperatura era ancora bassa
ed io molto sudato. Non ce la faccio ad andare avanti. Devo fermarmi!
A
poco più di due chilometri c’è Yenne. Farò tappa lì e, dividendo la
tappa di oggi in due, perdo la giornata di vantaggio che avevo sul
ruolino di marcia. Ma il vantaggio serviva proprio a questo. Ho fatto
solo9 kmsui 32 previsti. Vuol dire che scriverò qualcosa in più oggi.
Mi
rilasso in hotel, cerco un po’ di calore e faccio una buona doccia
calda. Il collegamento internet che trovo è scadente: hotspot. L’ho già
trovato in passato e non sono riuscito ad inviare nulla. Vuol dire che
utilizzerò la pennetta. Nel pomeriggio esco e vado verso il Rodano. Le
sue acque tranquille sono di colore verde smeraldo.
In questo tratto le rive sono basse ma a poche centinaia di metri entra nella montagna. Faccio un giro per il paesino.
Niente
di eccezionale, solo che è pieno di fiori. Fiori per ogni pretesto: una
fontanella coi fiori, un piccolo canale ricoperto di fiori, e così per
uno stretto sottopasso fra le case. Ho notato che ogni paesino ha un
grande negozio di fiori.
Sono
proprio bravi i francesi a rendere bella anche una cosa normale. Credo
che al mio rientro questa cosa mi peserà molto. Dovrò riabituarmi a
vedere cose belle maltrattate. Ma sarà molto difficile. Uno dei motivi
secondari di questo Cammino è la ribellione che ho dentro a non voler trascorrere quel che resta della mia vita nella mediocrità delle cose giornaliere.
Mi
spiego meglio. Sono stufo dei bidoni di spazzatura straboccanti per 310
giorni l’anno diventando la normalità a cui l’occhio si abitua e non ci
fa più caso. È normalità che attanaglia e costringe, inconsapevolmente,
a comportamenti consequenziali: butto il fazzolettino usato dove ce ne
sono altri, il pacchetto di sigarette dal finestrino ecc, tanto non
posso sporcare ciò che è già sporco. Finora, in tuttala Franciache ho
attraversato, ho constatato la cultura del bello, del pulito, anche nei
giovani. Mi dispiace scrivere queste cose, ma è così. Un avvenimento mi
ha creato una rabbia repressa.
Apprezzando
un particolare angolo di un paese, il mio interlocutore mi ha chiesto:
«ma la tua città non è così?» Alla mia impacciata non risposta ha
aggiunto: «È come Napoli?» Queste sono cose che fanno molto molto male e
non si può rispondere.
Ho
cercato una difesa in calcio d’angolo dicendo che non tutto quello che i
mass media dicono è vero e molto spesso le cose positive non fanno
notizia. Ho concluso che Napoli è una delle città più belle del mondo. E
lo penso! Però perdiamo la possibilità di vivere “più” meglio i nostri
giorni.
Concludo.
La tappa di domani mi vedrà arrivare al lago du Berget. Non potendo
passare nel tunnel che attraversa la montagna che sovrasta il lago,
interdetto ai pedoni, dovrò fare un dislivello di500 metriper scendere
poi sulle rive del lago che percorrerò fino a Chambery, la ex-meta di
oggi.
Comunque domani è un altro giorno.
NOTE TECNICHETappa:
- Numero: 30
- Giorno: sabato 14 luglio 2012
- Partenza: Arbignieu
- Arrivo:
BordeauYenne- Pernottamento: Yenne
Distanza:
2814 km percorsi oggi873859 km percorsi dall'inizio del cammino1539,31553,3 km mancanti per concludere il cammino
ENGLISH VERSION
I
depart from Belley with the poncho. It rained during the night with
many thunders and this morning the temperature decreased a lot. I think
that we are around 16 degrees. Just out Belley I see a path along the
river that follows the road. I go down along the scarp and I walk with
pleasure on this dirty road. It stops raining. I take off the poncho.
The path separates from the road after a kilometer. I ask to a rower
that I meet. I must return on the road. A beautiful state highway that
crosses the mountains. I finally reach the Rhone. Another important
river in the history. The Savoia begins on the other side of the bridge.
This was the sabaudo territory of the Savoia. I think that soon I will
arrive in Italy. But, unfortunately, I start to have intestinal
problems. Probably removing the poncho the temperature was still low and
I was sweaty. I can’t go on anymore. I must stop!
At
two kilometers there is Yenne. I will rest there and, dividing the
stage in two parts today, I will lose the day of advantage that I had.
But the advantage served to this. I have done only 9km on 32. So I will
write more today.
I
remain in the hotel, I look for some heat and I take a warm shower. The
internet connection that I find is cheap: hotspot. I tried it already
in the past and I have not succeeded in sending files. This means that I
will use the internet key. In the afternoon I go out and I go toward
the Rhone. The water is green emerald. The shores are low in this stretch but after few meters it enters into the mountain. I tour the village.
Not
bad, but it’s full of flowers. Flowers for every cause: a fountain with
the flowers, a small canal covered by flowers. I noticed that every
village has a great flower shop.
French
people are very clever to make beautiful also a normal thing. I believe
that this thing will weigh on me at my return. I will get use to see
the abuse of beautiful things again. But it will be very difficult. One
of the secondary motives for this Path are the rebellion that I wanted in spending the rest of my life in the mediocrity of the daily things.
I
explain this concept better. I’m fed up about the bins full for 310
days a year, that become the normality for the eyes that just ignore
them. It is a normality that gnaws and forces, unconsciously, a person
to do consequential things: I throw the dirty handkerchief where there
are others, the packet from the window of a car etc, so I cannot dirt
what it is dirty already. Till now I noticed, in all of the France that I
crossed, the culture of the beautiful, of the clean, also observing the
young people. I’m sorry to write these things, but it is the truth. An
event instilled a repressed anger inside me.
Appreciating
a particular part of a village, a man asked me: "but isn’t your city
not in this way?" At my uncertain answer he added: "how is Naples?"
These are things that hurt a lot and you cannot answer in the correct
way.
I
tried to say that not everything that the mass media say it is the
truth and that the positive things don't hit the headlines often. I
concluded that Naples is one of the most beautiful cities of the world.
And I’m sure about this! But we give up about the possibility to live
"more" better our days.
I
conclude. The stage of tomorrow will bring me to the lake “du Berget”. I
cannot pass in the tunnel that crosses the mountain that overhangs the
lake, interdict to the pedestrians, so I must climb for 500 meters and
then to go down on the shores of the lake that I will cross up to
Chambery, today's ex-destination.
Tomorrow is another day however.
TECHNICAL NOTESStage:
- Number: 30
- Day: Saturday July 14th 2012
- Departure: Arbignieu
- Arrival:
BordeauYenne- Overnight stay: Yenne
Distance:
2814 km crossed today873859 km crossed by the beginning of the path1539,31553,3 missing km to conclude the path
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