giovedì 14 luglio 2016

Tappa 30: Arbignieu - Yenne

 

Parto da Belley con il poncho. È piovuto durante la notte con tuoni e stamattina la temperatura è scesa parecchio. Credo che siamo sui 16 gradi. Immediatamente fuori Belley vedo un sentiero lungo il fiume che segue la strada. Scendo la ripida scarpata e cammino con piacere sullo sterrato. Smette di piovere. Via il poncho. Dopo un chilometro il fiume devia dalla strada. Chiedo ad un gruppo di canoisti che incontro. Devo tornare sulla strada. Una bella nazionale che spacca le montagne. Il dislivello è poco significante. Arrivo finalmente al Rodano. Un altro fiume che è stato presente nella storia di tutti i tempi. Immediatamente dall’altra parte del ponte iniziala Savoia. Questoera territorio sabaudo sotto il regno dei Savoia. Penso che fra poco entro in Italia. Ma proprio qui, però, comincio ad avere problemi intestinali. Molto probabilmente quando ho tolto il poncho la temperatura era ancora bassa ed io molto sudato. Non ce la faccio ad andare avanti. Devo fermarmi!

A poco più di due chilometri c’è Yenne. Farò tappa lì e, dividendo la tappa di oggi in due, perdo la giornata di vantaggio che avevo sul ruolino di marcia. Ma il vantaggio serviva proprio a questo. Ho fatto solo9 kmsui 32 previsti. Vuol dire che scriverò qualcosa in più oggi.

Mi rilasso in hotel, cerco un po’ di calore e faccio una buona doccia calda. Il collegamento internet che trovo è scadente: hotspot. L’ho già trovato in passato e non sono riuscito ad inviare nulla. Vuol dire che utilizzerò la pennetta. Nel pomeriggio esco e vado verso il Rodano. Le sue acque tranquille sono di colore verde smeraldo.

In questo tratto le rive sono basse ma a poche centinaia di metri entra nella montagna. Faccio un giro per il paesino.

Niente di eccezionale, solo che è pieno di fiori. Fiori per ogni pretesto: una fontanella coi fiori, un piccolo canale ricoperto di fiori, e così per uno stretto sottopasso fra le case. Ho notato che ogni paesino ha un grande negozio di fiori.

Sono proprio bravi i francesi a rendere bella anche una cosa normale. Credo che al mio rientro questa cosa mi peserà molto. Dovrò riabituarmi a vedere cose belle maltrattate. Ma sarà molto difficile. Uno dei motivi secondari di questo Cammino è la ribellione che ho dentro a non voler trascorrere quel che resta della mia vita nella mediocrità delle cose giornaliere.

Mi spiego meglio. Sono stufo dei bidoni di spazzatura straboccanti per 310 giorni l’anno diventando la normalità a cui l’occhio si abitua e non ci fa più caso. È normalità che attanaglia e costringe, inconsapevolmente, a comportamenti consequenziali: butto il fazzolettino usato dove ce ne sono altri, il pacchetto di sigarette dal finestrino ecc, tanto non posso sporcare ciò che è già sporco. Finora, in tuttala Franciache ho attraversato, ho constatato la cultura del bello, del pulito, anche nei giovani. Mi dispiace scrivere queste cose, ma è così. Un avvenimento mi ha creato una rabbia repressa.

Apprezzando un particolare angolo di un paese, il mio interlocutore mi ha chiesto: «ma la tua città non è così?» Alla mia impacciata non risposta ha aggiunto: «È come Napoli?» Queste sono cose che fanno molto molto male e non si può rispondere.

Ho cercato una difesa in calcio d’angolo dicendo che non tutto quello che i mass media dicono è vero e molto spesso le cose positive non fanno notizia. Ho concluso che Napoli è una delle città più belle del mondo. E lo penso! Però perdiamo la possibilità di vivere “più” meglio i nostri giorni.

Concludo. La tappa di domani mi vedrà arrivare al lago du Berget. Non potendo passare nel tunnel che attraversa la montagna che sovrasta il lago, interdetto ai pedoni, dovrò fare un dislivello di500 metriper scendere poi sulle rive del lago che percorrerò fino a Chambery, la ex-meta di oggi.

Comunque domani è un altro giorno.


NOTE TECNICHE
Tappa:
  • Numero: 30
  • Giorno: sabato 14 luglio 2012
  • Partenza: Arbignieu
  • Arrivo: Bordeau Yenne
  • Pernottamento: Yenne
Distanza:
  • 28 14 km percorsi oggi
  • 873 859 km percorsi dall'inizio del cammino
  • 1539,3 1553,3 km mancanti per concludere il cammino



 




ENGLISH VERSION


I depart from Belley with the poncho. It rained during the night with many thunders and this morning the temperature decreased a lot. I think that we are around 16 degrees. Just out Belley I see a path along the river that follows the road. I go down along the scarp and I walk with pleasure on this dirty road. It stops raining. I take off the poncho. The path separates from the road after a kilometer. I ask to a rower that I meet. I must return on the road. A beautiful state highway that crosses the mountains. I finally reach the Rhone. Another important river in the history. The Savoia begins on the other side of the bridge. This was the sabaudo territory of the Savoia. I think that soon I will arrive in Italy. But, unfortunately, I start to have intestinal problems. Probably removing the poncho the temperature was still low and I was sweaty. I can’t go on anymore. I must stop!

At two kilometers there is Yenne. I will rest there and, dividing the stage in two parts today, I will lose the day of advantage that I had. But the advantage served to this. I have done only 9km on 32. So I will write more today.

I remain in the hotel, I look for some heat and I take a warm shower. The internet connection that I find is cheap: hotspot. I tried it already in the past and I have not succeeded in sending files. This means that I will use the internet key. In the afternoon I go out and I go toward the Rhone. The water is green emerald. The shores are low in this stretch but after few meters it enters into the mountain. I tour the village.

Not bad, but it’s full of flowers. Flowers for every cause: a fountain with the flowers, a small canal covered by flowers. I noticed that every village has a great flower shop.

French people are very clever to make beautiful also a normal thing. I believe that this thing will weigh on me at my return. I will get use to see the abuse of beautiful things again. But it will be very difficult. One of the secondary motives for this Path are the rebellion that I wanted in spending the rest of my life in the mediocrity of the daily things.

I explain this concept better. I’m fed up about the bins full for 310 days a year, that become the normality for the eyes that just ignore them. It is a normality that gnaws and forces, unconsciously, a person to do consequential things: I throw the dirty handkerchief where there are others, the packet from the window of a car etc, so I cannot dirt what it is dirty already. Till now I noticed, in all of the France that I crossed, the culture of the beautiful, of the clean, also observing the young people. I’m sorry to write these things, but it is the truth. An event instilled a repressed anger inside me.

Appreciating a particular part of a village, a man asked me: "but isn’t your city not in this way?" At my uncertain answer he added: "how is Naples?" These are things that hurt a lot and you cannot answer in the correct way.

I tried to say that not everything that the mass media say it is the truth and that the positive things don't hit the headlines often. I concluded that Naples is one of the most beautiful cities of the world. And I’m sure about this! But we give up about the possibility to live "more" better our days.

I conclude. The stage of tomorrow will bring me to the lake “du Berget”. I cannot pass in the tunnel that crosses the mountain that overhangs the lake, interdict to the pedestrians, so I must climb for 500 meters and then to go down on the shores of the lake that I will cross up to Chambery, today's ex-destination.

Tomorrow is another day however.


TECHNICAL NOTES
Stage:
  • Number: 30
  • Day: Saturday July 14th 2012
  • Departure: Arbignieu
  • Arrival: Bordeau Yenne
  • Overnight stay: Yenne
Distance:
  • 28 14 km crossed today
  • 873 859 km crossed by the beginning of the path
  • 1539,3 1553,3 missing km to conclude the path

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