MAI PIÙ
Sveglia alle 5:30, solo 15 minuti per l'ufficio delle letture
e colazione veloce. Ore 7 “lodi”. 7:30 messa. Saluto padre Giuseppe che
mi dice di andare per Susa. Mi avvio e mi viene in mente di mettere in
funzione il carica batterie a energia solare per il cellulare. Lo
posiziono sullo zaino, collego il cellulare col cavetto, controllo che
funzioni il tutto. Riprendiamo, anzi no! Metto anche gli occhiali variant
così non devo più fermarmi. Ritolgo lo zaino e, non pensando al cavetto
che va dal cellulare al carica batterie, strappo il cavetto che rimane
diviso in due. Cerco di riparare al danno. Niente da fare! Spero di
trovare a Susa un altro cavetto. Intanto passo davanti a tante villette:
niente fiori, niente prati d’erba perfettamente rasata, niente
composizioni floreali all’ingresso dei paesini. Il cambiamento è triste!
Peccato! Entro a Susa e al quarto tentativo, con l’aiuto di Riccardo,
indigeno, trovo il cavetto in un negozietto il cui proprietario ha
dimenticato una sua cosa in negozio. Il sabato è chiuso. Cortesemente mi
vende il cavetto e scappa via. Ma mi viene il dubbio: «e se non
funziona?» Mi rifermo, provo e NON FUNZIONA! Passo per altri paesini ma
senza successo. Finalmente trovo un negozietto che mi dà il pezzo
giusto. Collaudo veloce, ok. Quant’è? 10 euro. Porca miseria, ho solo 5
euro nel portafogli. Lascio lo zaino e vado al bancomat. Torno fra poco.
Il paesino si sviluppa in lunghezza e la banca è all’altro capo
dell’abitato. Corro perché è quasi l’una. Torno in tempo. Che stress! Ma
quel cavetto è importante perché serve anche per collegare il cellulare
al tablet e scaricare le foto.
Arrivo
a Chiusa di San Michele. 30 km fatti correndo come un matto. Ho tanta
fame! Entro nel bar/ristorante “Buondì caffè” a Chiusa di San Michele.
Pranzo completo a 9 euro. Ok. Non mi fido granché però per quel prezzo
si può provare. Fusilli fatti in casa all’arrabbiata. Ottimi e
abbondanti! Cotoletta con piselli. Ottima e abbondante! Basta! Morgana,
così si chiama la proprietaria del locale, mi convince a mangiare almeno
una banana che serve contro i crampi. Caffè e, salutata anche la mamma
di Morgana, brava cuoca originaria della Basilicata, cerco di avviarmi
verso la Sacra. Meglio però un riposino.
Mezz’ora
mi basta. Inizia l’attacco alla mulattiera per la Sacra. Subito una
salita del 30% e continua asfissiante alla stessa pendenza. Tempo
previsto un'ora e mezza. Mi fermo varie volte, mi distendo, bevo,
riprendo, mi rifermo. Non ce la faccio più. La pendenza non cala manco a
pregare. Edicola dedicata alla Madonna, San Michele e San Francesco.
Spero che mi aiutino.
Continuo
a stento incespicando, perdendo l'equilibrio, fermandomi per respirare,
girandomi e guardando indietro la forte discesa (hai visto mai che
psicologicamente…). Forse era meglio fermarsi alla Chiusa e affrontare
la salita la mattina successiva. E sì, grazie, col senno di poi! Oramai
sono in ballo. Sono arrivato al termine della salita, grazie a Dio. Ho
impiegato circa 2 ore e un quarto!
C’è
un bar. Non riesco quasi a parlare e mi tremano le mani. Mi fanno
sedere. Sorseggio con lentezza una bibita fresca. Mi apparto per qualche
singhiozzo a secco. Mai fatto uno sforzo del genere nella mia vita. NÉ
MAI SARÒ IN GRADO DI FARNE. NÉ SPERO DI DOVERNE FARE. MAI PIÙ!
La
Sacra è a 800 metri. Ancora una salitella e qualche gradino. Sì,
possono ospitarmi nella piccola foresteria in cui c’è la cucina ma
niente da mangiare. Vado al bar all’ingresso della Sacra, un paio di
panini e la cena è servita. Nella piccola foresteria c’è un lettino
pieghevole, il bagno e una cucina che non mi serve. Domani visiterò il
santuario. Mi riposo a fatica. Bella giornata oggi!
NOTE TECNICHETappa:
- Numero: 37
- Giorno: sabato 21 luglio 2012
- Partenza: Abbazia di Novalesa, Frazione San Pietro, 10050 Novalesa (TO)
- Arrivo: Chiusa di San Michele, Torino
- Pernottamento: Chiusa di San Michele, Torino
Distanza:
- 32 km percorsi oggi
- 1096 km percorsi dall'inizio del cammino
- 1316,3 km mancanti per concludere il cammino
ENGLISH VERSION
NEVERMORE
I
wake up at 5:30 a.m., I use only 15 minutes for the regarding office
and I have a fast breakfast. There are the "praises" at 7.00 a.m. 7:30
mass. I greet father Joseph that tells me to go toward Susa. I depart
and I think about putting in operation the solar energy charger for the
mobile phone. I place it on the knapsack, I connect the mobile phone
with the lead and I check that all it’s working. I put on also the
variant glasses so I don't have to stop anymore. I take off the knapsack
again and, not thinking about the lead that goes from the mobile phone
to the charger, I tear off the lead that is divided into two parts now. I
try to fix the damage. I don't succeed in this! I hope to find another
lead at Susa. Meanwhile I pass in front of so many manors: no flowers,
no grass trimmed perfectly, no floral compositions at the entry of the
villages. The changing is sad! What a pity! I enter in Susa and I find
the lead at the fourth attempt, with the help of Riccardo, a native, in
an opened shop because the owner had forgotten a thing. On Saturdays
it’s closed. Kindly he sells me the lead and escapes away. But I have
one’s doubt about this: "and if it doesn't work?” I stop, I try and it
doesn't Work! I pass through other villages but without success. Finally
I find a shop that sells me the correct lead. I test it, it’s ok. How
much is it? 10 Euro. Holy crap, I have only 5 Euro in the wallet. I take
off the knapsack and I go to the ATM. I return soon. The village is
long and the bank is on the other side of it. I run because it is 1:00
p.m. I return in time. What a stress! But that lead is important because
it serves for connecting the phone mobile to the tablet and to unload
the photos.
I
reach Chiusa di San Michele. I made the 30 km racing as a crazy person.
I am hungry! I enter in a cafe / restaurant "Buondì caffè" in Chiusa di
San Michele. The complete lunch is at 9 euro. Ok. Somewhat distrat, but
at that price I can try. Fusilli all’arrabbiata. Excellent and
abundant! Cutlet with peas. Excellent and abundant! It’s enough!
Morgana, the owner of the place, convinces me to eat at least a banana
that serves against the cramps. I take a coffee and I greet Morgana’s
mother, a good native cook from the Basilicata, and then I try to go
toward the Sacra. But it’s better if I rest a little.
Half
an hour is enough. I start the dirt road for reaching the “Sacra”. I
make a slope with a gradient of 30% and the road continues to have the
same gradient. A hour and half is the anticipated time. I stop a lot of
times, I rest, I drink, I restart and then I stop again. I can’t take it
anymore. The gradient doesn't decrease. I try with a pray to the
Madonna, St. Michael and San Francis. I hope that they help me.
I
continue hardly stumbling, losing the balance, stopping to breathe,
turning and looking back at the descent (maybe it’s a dream). It was
better perhaps to stay at the Chiusa and to face the slope next morning.
It’s easy to speak in retrospect! But I’m involved now. I arrived at
the end of the slope, thank goodness!
There
is a cafe. I don't succeed in speaking and my hands treble. I sit down.
I drink a fresh drink slowly. I never made such a great effort in my
life and never I will made other of them. NEVERMORE!
The
Sacra is to 800 meters. There is a slope again. Yes, they can play host
me in the small guesthouse, where there is the kitchen but there is
nothing to eat. I go to the cafe at the entry of the Sacra, I take a
pair of sandwiches and this is my supper. In the small guesthouse there
are a camp bed, the bath and a kitchen. Tomorrow I will visit the
sanctuary. I rest finally. It was a beautiful, really!
TECHNICAL NOTESStage:
- Number: 37
- Day: Saturday July 21st 2012
- Departure: Abbey of Novalesa, Fraction St. Pietro, 10050 Novalesas (TO)
- Arrival: Chiusa di St. Michele, Turin
- Overnight stay: Chiusa di St. Michele, Turin
Distance:
- 32 km crossed today
- 1096 km crossed by the beginning of the path
- 1316,3 missing km to conclude the path
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